Se vuoi fare un'esperienza fra montagna e tradizioni, domenica sarà l'occasione per scoprire il territorio di Pennapidimonte. Il territorio è legato all'antica tradizione degli scalpellini (conosci le pile, gli orci in pietra che contenevano l'oro verde, ovvero l'olio extra vergine di oliva?) che qui cavavano la pietra bianca della Maiella per realizzare litomanufatti dai molteplici usi. E Pennapiedimonte è acnhe ricca di frantoi ipogei scavati direttamente nella roccia della montagna, come anche diverse abitazioni sono ricavate all'interno delle pareti rocciose. Non so però se è giusto che il borgo che venga definito "la Matera d'Abruzzo". Forse meglio rivalutarlo per la sua bellezza differente e sempre unica a suo modo.
Appuntamento allora al Balzolo, fraz. di Pennapiedimonte, per salire gradualmente passando prima nel bosco e poi costeggiando il bellissimo Vallone di Pennapiedimonte. La valle è stata scavata dal fiume Avello che ha scolpito una forra profonda e a tratti larga solo poche decine di centimetri. Questi affacci selvaggi sono circondati da alcune delle cime maggiori del massiccio magellense, come Acquaviva, Murelle e Ugni, ad esempio.
Ad attenderci ci sarà il rifugio Pischioli, piccolo guardiano della Valle. Qui faremo sosta per mangiare qualcosa assieme e poi riprendere la strada del ritorno.
L'evento è adatto a bambini dai 10 anni abituati a camminare su sentieri di montagna.
Zainetto da 20 lt per portare il necessario, scarpe da escursionismo, maglia intima tecnica, pile, cappello, giacca antivento, k-way, bastoncini telescopici se abituati ad usarli, almeno 1 lt d'acqua, frutta secca, snack e/o quanto abituati a mangiare in montagna.
Si consiglia di vestirsi a strati per meglio regolare la temperatura corporea.
