La montagna madre sarà un brand per tutto l’Abruzzo

23-12-2020 13:30 -

Il presidente del Parco nazionale della Maiella: «Essere patrimonio Unesco porterà ricchezza»

La Maiella, montagna madre nell’immaginario degli abruzzesi, un modello di «difesa dinamica» del territorio, un libro aperto sulle ére più remote, un laboratorio per guardare in modo nuovo all’ecosistema mare – città – montagna. Nella profonda consapevolezza di questo da parte della popolazione e delle amministrazioni locali, trova fondamento il via libera al riconoscimento della Maiella quale patrimonio Unesco, dichiarazione che attende l’ufficialità per fine marzo 2021.
Quello che fa (e farà) la differenza è che l’imponente massiccio calcareo della Maiella rappresenta un caso unico in tutta la catena appenninica: «Nel bacino mediterraneo è il sito dove la presenza dell’uomo è ininterrotta dalla profonda preistoria a oggi: la visita continua da parte di geologi e studiosi della commissione internazionale per i geoparchi è la conferma che il bene esiste ed è in buone mani».
Lo racconta con entusiasmo in questa intervista il presidente del Parco nazionale della Maiella Lucio Zazzara, originario di Torre de’ Passeri, docente di urbanistica alla facoltà di architettura di Pescara.

[LEGGI TUTTA L'INTERVISTA SUL QUOTIDIANO "IL CENTRO"]