Anello di Monte Ugni

La valle di Palombaro rappresenta una delle più belle ed importanti aree di biodiversità della Maiella. Il sentiero G5 sale completamente questa splendida valle, dominato da alte pareti rocciose. La valle non è solcata da un corso d’acqua, la natura carsica del terreno non permette la presenza di acqua in superficie. Sulle pareti rocciose si può facilmente avvistare il raro picchio muraiolo, uccello estremamente legato all’ambiente rupestre. In inverno le stesse pareti rocciose ospitano i camosci, che trovano erba e spazi privi di neve solo nelle zone più scoscese. A circa metà percorso la valle si apre regalando una splendida vista sulla corona di cime sovrastante. Nelle vicinanze di una evidente grotta, ha inizio il tratto più ripido del sentiero. Si sale ripidamente tra mughi e pascoli, obliquando leggermente sulla destra. Man mano che si sale il pendio diventa più dolce e si apre una vasta radura sul cui bordo sorge il Rifugio Martellese, a 2035 metri di quota. Il rifugio, ai piedi del Monte Martellese e del Monte d’Ugni, si trova in una splendida posizione panoramica, che spazia dal Monte Acquaviva alle Murelle, dal Vallone delle Tre Grotte al Blockhaus. La discesa si effettua sul sentiero G4, percorso molto panoramico che tocca il Rifugio Montagna D’Ugni, a 1863 metri, per scendere poi nella faggeta e ritrovare la strada sterrata che conduce nuovamente al punto di partenza.

La radura dove sorge il Rifugio Martellese è uno splendido belvedere sulle cime delle Murelle e del monte Acquaviva, che con i suoi 2737 metri è la seconda vetta della Maiella e la terza dell’intero Appennino.

L’itinerario presenta ambienti vari e interessanti. Tra le emergenze c’è da segnalare una vasta formazione di Ramno alpino nella Valle di Palombaro, una pianta che produce bacche di cui è particolarmente ghiotto l’Orso bruno marsicano. In tutta l’area sono numerosi i Camosci appenninici e l’area è frequentata dall’Aquila reale, dal Lupo e dal Capriolo. Non è difficile avvistare il raro Picchio muraiolo. Qui le caratteristiche creano un habitat ideale per l’orso.

Nelle vicinanze consigliamo di visitare la Grotta Sant’Angelo, raggiungibile con un breve itinerario a piedi dall’imbocco del sentiero dove è presente il rudere di una piccola chiesa benedettina in cui è ancora ben visibile l’elegante abside.

Come raggiungere il punto di partenza del sentiero
In auto: A14 uscita Pescara Ovest-Chieti; Superstrada S.S. 81 per Guardiagrele e S.P. 215 e S.P. 263 fino a località Tornelli, poi su Strada comunale in direzione di “Riserve Naturali della Maiella Orientale”.
In treno: la stazione più vicina è a Lanciano, a km 30 da Palombaro.
In autobus: servizi TUA da Pescara, Chieti, Guardiagrele e Lanciano, coincidenza da Guardiagrele per Palombaro, fermata in località Tornelli a 2 km dall’imbocco del sentiero.