19 Marzo 2024
Un Parco di Montagna affacciato sul Mare

La Flora del Parco

La flora del Parco Nazionale della Maiella si caratterizza per la sua notevole ricchezza.
Le entità (specie e sottospecie) censite ammontano ad oltre 2300, corrispondenti a oltre il 70% della flora abruzzese e quasi un quarto di quella italiana, che è la più ricca in Europa.
Oltre ad essere molto ricca, la flora del Parco è considerevole anche per la sua originalità. Il numero degli endemismi, cioè le entità che vivono solo in Italia, ammonta a 204. Di questi, 17 sono esclusivi del territorio dell'area protetta, tra cui: la Soldanella del Calcare ed il Fiordaliso della Maiella, simboli dei giardini botanici del Parco, l'Aquilegia della Maiella, la Pinguicola di Fiori, la Radicchiella della Maiella, la fienarola della Maiella, il Ranuncolo multidentato, gli Sparvieri di Monte Porrara e di Monte Cavallo.
L'importanza floristica della Maiella è testimoniata, inoltre, dall'epiteto specifico riferito al massiccio che ricorre spesso nella flora italiana, come Galium magellense, Armeria majellensis, Cynoglossum magellense, Erysimum majellense, ecc. Sono ben 46 le entità che hanno qui il loro “locus classicus”, cioè che sono state descritte su campioni provenienti da queste montagne.
Ben 131 taxa hanno in questo territorio il limite meridionale o settentrionale della loro area di distribuzione. Di notevole interesse fitogeografico sono anche le specie relitte, che in tempi lontani avevano una diffusione maggiore. Tra i relitti del Terziario, che costituivano la vegetazione cosiddetta a “laurifille” presente qualche decina di milioni di anni fa, ricordiamo l'Agrifoglio, il Tasso e la Dafne laurella.
I relitti glaciali, che ebbero ampia diffusione durante le glaciazioni quaternarie, sono rappresentati, soprattutto alle quote più elevate, da Papavero alpino, Carice capillare, Elina, Camedrio alpino, Astro alpino, ecc.
Un altro elemento geografico ben rappresentato, soprattutto alle alte quote, è quello balcanico. Numerose sono infatti le specie distribuite sulle due sponde dell'Adriatico; tra queste la Stella alpina appenninica, la Genziana dinarica, la Sesleria a foglie di giunco, ecc.
L'eccezionale valore della flora del Parco deriva anche dalla presenza di numerose specie rare, meritevoli di tutela, inserite nelle Liste Rosse delle specie in pericolo di estinzione o tutelate da norme e convenzioni internazionali.
Sono 126 le entità esotiche, delle quali molte casuali e solo poco più della metà naturalizzate, a testimonianza di un ottimo stato di conservazione del territorio.

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