Abbazia di San Liberatore a Majella
Eremi e luoghi di culto rupestri
, Le bellezze di MaiaS. Liberatore, a circa 370 m s.l.m.
Serramonacesca
Pescara
Abruzzo
Telefono: 3394032310
E-mail: info@ostellosanliberatore.com
Struttura: Si tratta di uno dei più importanti esempi di architettura romanica abruzzese.
L'edificio a pianta basilicale è a tre navate terminanti con tre absidi semicircolari. Le navate sono attraversate da sette archi poggianti su pilastri e conclusi dalla tipica cornice benedettina. Lungo la navata sinistra si aprono due porte: la prima dava accesso al chiostro, la seconda al monastero. La navata centrale è rivestita da un pavimento mosaicato risalente al 1275. È presente un ambone databile al 1180.
Nelle absidi centrale e sinistra vi sono due importanti cicli di affreschi, i più antichi dei quali risalgono al XIII sec.
La facciata esterna, in pietra concia della Maiella, è affiancata da un campanile a pianta quadrata ed era un tempo preceduta da un portico. La superficie muraria del prospetto è scandito in due ordini: superiore, con cornici sostenute da arcatelle cieche e da lesene, e inferiore, con i tre portali.
Il portale centrale e destro sono databili al 1100 circa, il portale di sinistra è più tardo.
Storia e tradizioni: Prepositura cassinese. Secondo il Memoratorium dell'abate Bertario di Montecassino nel sec. IX i territori di S. Liberatore si estendevano dal Pescara al Trigno.
Dopo il terremoto del 990 il priore Teobaldo (1007-1022) avviò la ricostruzione del monastero e del suo patrimonio fondiario in parte occupato dai conti di Chieti. Nel sec. XI i Normanni sottoposero il monastero alla loro influenza. Sotto gli angioini i beni di S. Liberatore furono più volte confiscati e restituiti da Carlo e Roberto d'Angiò.
Nel 1465 il cardinale Ludovico Trevisan divenne abate commendatario del monastero di Montecassino e di tutte le sue pertinenze. Da quel momento in poi i priori furono nominati dall'abate commendatario e si occuperanno soltanto di ordinaria amministrazione fino alla soppressione napoleonica del 1808.
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