19 Aprile 2024
Un Parco di Montagna affacciato sul Mare

Lama dei Peligni

Piazza Umberto I, 32
66010 Lama dei Peligni (CH)
Telefono: 087291221- 0872916176
Sito internet: comune.lamadeipeligni.ch.it
E-mail: info@comune.lamadeipeligni.ch.it
PEC: comunelamadeipeligni@pec.it
Densità: 33,73 abitanti per km²
Estensione: 31,37 km²
Popolazione: 1.058 (Istat, novembre 2022)
Nome abitanti: Lamesi


Il comune di Lama dei Peligni è situato a 669 m s.l.m. tra il fiume Aventino e le falde meridionali della Maiella. È noto anche come il “paese del camoscio appenninico”, in quanto dal 1990 ospita la prima area faunistica del camoscio.

Il ritrovamento di pitture rupestri e di un villaggio neolitico testimoniano che il territorio è stato abitato fin dalla preistoria. Tra i reperti, quello di maggior rilievo è il cosiddetto “Uomo della Maiella”, resto umano risalente al 7000-5000 a.C., ritrovato all'inizio del XX secolo in “Contrada Fonterossi”.

Le architetture religiose di maggior interesse che si possono visitare a Lama sono la Chiesa parrocchiale di Gesù Bambino, che ospita una statua del patrono cittadino San Sebastiano celebrato il 20 gennaio, il Monastero di Santa Maria della Misericordia (Convento di Sant'Antonio da Padova), la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di San Clemente, la Chiesa della Madonna dei Corpi Santi e l'eremo della Grotta Sant'Angelo.

Tra gli edifici e i monumenti pubblici spiccano il palazzo dei Baroni Tabassi, il palazzo Verlengia, il palazzo Ducale, siti tutti e tre in Piazza Umberto I e le diverse fontane che un tempo venivano usate come lavatoi, tra cui Fonte Cannella e Fonte del Capo realizzate in pietra bianca della Maiella.

Molto importanti da un punto di vista scientifico e divulgativo sono il museo naturalistico archeologico “Maurizio Locati” situato all'interno del Centro Visite del Parco, il giardino botanico “Michele Tenore” e il Centro di Conservazione della Biodiversità Vegetale per l'Abruzzo, presso la Banca del Germoplasma.

Sulla montagna che sovrasta il paese, a 1540m s.l.m., c'è il rifugio di Fonte Tarì mentre non molto lontano, nella valle di Taranta, si trova la grotta del Cavallone situata a 1475 m s.l.m. e per questo la più alta d'Europa visitabile.

Il Comune di Lama dei Peligni contribuisce alla biodiversità agricola della Maiella, nel suo territorio vengono infatti coltivate numerose varietà autoctone come l'insalata nostrana, il broccolo riccio, la mezza fava, la pera San Giovanni e l'ulivo varietà crognalegna.

Prodotto tipico dell'enogastronomia locale è la sfogliatella di Lama, dolce di pasta sfoglia che nasconde al suo interno una farcitura di marmellata d'uva e d'amarena con mosto cotto, noci e cacao.
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