Bosco Sant'Antonio
Le bellezze di Maia
Imponente faggeto che si è conservato sino a giorni nostri pur essendo vicino a vie di transito, tra la Valle Peligna e la Val di Sangro, percorse già in epoca preromana; probabilmente foresta sacra dedicata a Giove, in periodo medievale fu caratterizzato dal culto di Sant’Antonio e in seguito tutelato dallo Stato come “bellezza naturale”.
Dove si trova: Nei pressi di Pescocostanzo e si raggiunge dalla Stazione di Palena, oppure salendo da Cansano.
Curiosità: Il bosco, che vegeta a una quota media di 1300 m., si presenta come una fustaia di faggio, ma vi crescono anche aceri, perastri e cerri, con esemplari monumentali che raggiungono i 6 metri di circonferenza.
Informazioni e visita: Centro informazioni del Parco di Pescocostanzo
Leggi di più: Il Bosco di Sant’Antonio si trova in località “La Difesa” di Pescocostanzo, toponimo che indica un’area forestale dov’era impedito il taglio alberi ed il pascolo degli ovini: in pratica un bosco simile ai pascoli alberati della penisola iberica, denominati dehesas, la cui funzione principale era quella di dare ombra al bestiame che frequentava i pascoli circostanti.
Nel bosco è segnalata la rarissima orchidea Epipactis purpurata, tra gli arbusti ci sono il ribes uva-spina e il ribes multifloro, mentre è la fauna è presente anche il raro picchio dorsobianco.
[
] [
]
[
]
[
]
[
]




