L' alta quota della Maiella
Le bellezze di Maia
Più della metà del territorio del Parco si estende sopra i 2.000 m, con paesaggi modellati dall'azione degli antichi ghiacciai e dal tipico aspetto “lunare”: morene, vallette nivali, ghiaioni, altopiani e un ambiente simile alla tundra nordeuropea. Condizioni ambientali proibitive dove sopravvivono solo forme di vita altamente adattate come piante erbacee con le tipiche forme a “cuscinetto” o coperte da una fitta peluria, il Piviere tortolino “perla ornitologica”.
Tuttavia le cime tondeggianti sono accessibili anche ai non esperti e consentono viste panoramiche fino al Gargano.
Pur avendo una aspetto non impervio, le arrotondate vette della Majella richiedono lunghe e faticose ascensioni che però ripagano con panorami mozzafiato che spaziano dal Gargano a Conero. Il Sentiero del Parco (P) attraversa per intero le alte quote della Majella, dal Blockhaus al Guado di Coccia passando per il Monte Amaro.
Dove si trova: È l'area centrale della Majella. Accessibile dal Colle del Blockhaus da nord, dai paesi della Majella occidentali tramite lunghi e faticosi sentieri, dalla Rave di Lama Bianca a ovest, e da Fonte dell'Orso, Macchia di Secine e Guado di Coccia a sud-ovest.
Curiosità: reintrodotti nel 1991, oggi i camosci appennini sono i protagonisti assoluti delle alte quote del Parco. Si possono osservare, soprattutto al mattino presto, nei pressi della vetta del Monte Focalone e sui contrafforti rocciosi del monte Acquaviva e di Cima delle Murelle.
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