27 Aprile 2024
Un Parco di Montagna affacciato sul Mare

Completate le attività di campo per il monitoraggio degli insetti impollinatori per l'anno 2023

23-01-2024 10:49 - Notizie dal Parco
A partire dal 2012, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica emana annualmente agli Enti Parco una Direttiva mediante la quale vengono dati indirizzi per la protezione e il ripristino della biodiversità e assicurare il mantenimento dei servizi ecosistemici.

Negli ultimi anni una componente prioritaria di queste direttive si rivolge alle azioni per contrastare il declino degli insetti impollinatori, nel solco di una serie di iniziative avviate dall'Unione Europea a partire dal 2018 [https://environment.ec.europa.eu/topics/nature-and-biodiversity/pollinators_en].

Gli impollinatori ricoprono un ruolo chiave per la salvaguardia della biodiversità, degli ecosistemi e per la vita stessa della Terra e negli ultimi anni la loro consistenza sta subendo un deciso decremento in tutta Europa. Nonostante la loro importanza questi insetti sono scarsamente conosciuti, specie se li si paragona ad altri gruppi di animali, forse anche a causa della loro minore visibilità.

A causa di ciò, tutti i parchi nazionali italiani stanno mettendo in campo, a fianco ad azioni concrete per la conservazione ed il miglioramento dello status di queste specie, notevoli sforzi per approfondire la loro conoscenza sia in termini qualitativi che quantitativi, attraverso monitoraggi sistematici condotti secondo i metodi forniti dal Ministero ed elaborati dall'ISPRA.

Nel Parco Nazionale della Maiella le indagini si rivolgono agli Apoidei, il più importante gruppo di insetti impollinatori, ai Lepidotteri e, dal 2023, ai Ditteri Sirfidi. Per gli Apoidei, in particolare, l'Ente Parco ha deciso, supportato dalla consulenza scientifica di Istituti particolarmente qualificati in questo campo come l'Università di Pisa ed il CREA di Bologna, di svolgere le attività di campo avvalendosi direttamente del proprio personale e dei propri collaboratori.

I monitoraggi nel 2023 si sono svolti a partire da aprile fino ad ottobre, ed hanno interessato, come richiesto dal protocollo dell'ISPRA, otto transetti ubicati in aree caratterizzate da differenti condizioni di uso del suolo: seminativi, vigneti, pascoli ed aree naturali. I transetti, ciascuno della lunghezza di 250 m, sono stati percorsi una volta al mese, rilevando tutti gli Apoidei incontrati lungo il percorso. Accanto a ciò, i tecnici del Parco hanno anche provveduto ad un minuzioso lavoro di indagine floristica e vegetazionale, che permetterà di ricavare informazioni utilissime sulle relazioni tra impollinatori e specie fiorite. L'obiettivo è quello di approfondire le conoscenze sulle esigenze di questi delicati insetti e sulle reali cause del loro declino, tutt'oggi ipotizzate ma non ancora chiaramente definite, per poter finalmente avviare le azioni necessarie, non solo nelle aree protette ma su tutto il territorio nazionale, azioni concrete per favorire il miglioramento del loro status.

I primi ottimi risultati sono stati già messi in risalto in quanto il monitoraggio ha permesso, fino a questo momento, di implementare lo stato di conoscenza sull’ecologia, la conservazione e la biologia di questi impollinatori; in particolare è stato registrato un incredibile incremento di conoscenza sugli apoidei: 360% generi e 541% specie registrate in più rispetto al quadro conoscitivo pregresso.


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