Gli ambienti aradi

Gli ambienti aridi sono molto rappresentati alle basse quote, soprattutto sui substrati calcarei i quali, essendo drenanti, favoriscono la perdita di acqua nel suolo.

Tralasciando gli ambienti estremi per le piante quali rupi e ghiaioni, gli ambienti aridi sono rappresentati prevalentemente da pascoli rocciosi e/o pietrosi, garighe e prati terofitici. I primi sono dominati da graminacee perenni quali, prevalentemente, il forasacco eretto (Bromopsis erecta s.l.), la sesleria dei macereti (Sesleria nitida) e le due specie note col nome di lino delle fate (Stipa dasyvaginata subsp. apenninicola, S. capillata). Queste ultime, oltre ad essere molto vistose per vie delle lunghe reste presenti nelle spighette, testimoniano il clima maggiormente continentale che si realizza in corrispondenza delle conche intermontane come quella Peligna. Per la loro bellezza, esse vengono tradizionalmente raccolte nella vicina Raiano come “grano di San Venanzio” durante la festa omonima.

La gariga è una formazione che si realizza in corrispondenza di consistenti affioramenti rocciosi o pietraie e macereti ormai consolidati. Essa è dominata da piccoli arbusti alti appena qualche decina di centimentri o talora striscianti al suolo. Molto diffusi sono, tra questi, la santoreggia montana (Satureja montana subsp. montana), molto apprezzata in cucina come pianta aromatica, l’elicriso (Helichrysum italicum) dal caratteristico e gradevolissimo profumo, i cisti (Cistus creticus s.l., C. salvifolius), i camedri (Teucrium chamaedrys, T. capitatum, T. montanum, T. flavum subsp. flavum), le fumane (Fumana thymifolia, F. procumbens), gli eliantemi (Helianthemum oelandicum subsp. incanum, H. apenninum), i timi (Thymus gr. serpyllum), l’issopo (Hyssopus officinalis subsp. aristatus) mentre molto più rara e localizzata è la salvia selvatica (Salvia officinalis var. angustifolia), rinvenuta solo di recente nel Parco. Molte di queste piante sono ricche di oli essenziali, che hanno l’importante funzione di limitare gli scambi gassosi con l’ambiente esterno e limitare così la perdita di acqua. Molte specie invece riducono l’evapo-traspirazione attraverso uno folta peluria, come è il caso della peverina tomentosa (Cerastium tomentosum), con la presenza di spine come ad esempio il citiso spinoso (Cytisus spinescens), o formando un cespuglietto compatto per proteggere le parti interne come fa l’euforbia spinosa (Euphorbia spinosa subsp. spinosa).

I prati seminaturali di piantine annuali alte solo pochi centimetri si sviluppano su superfici generalmente ridotte, a mosaico col pascolo e con la gariga. Come la gariga, si tratta di una forma degradata del pascolo che si è impoverito, soprattutto nello spessore e nella fertilità del suolo, a causa del sovrappascolo. Tra le piante che vi si rinvengono, molto carina per le sue fioriture è la viola di M. Imetto (Viola hymettia).